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  Neoumanesimo
La liberazione dell'intelletto: Neoumanesimo
© Ananda Marga Italia
Schiavitù e soluzioni

Capitolo 2

L'altro giorno stavo discutendo sul "Sentimento devozionale e il NeoUmanesimo". Discutendo del sentimento devozionale ho detto che la mancanza di adattamento con il mondo esterno inibisce il sentimento devozionale interno. Per evitare una tale ostruzione alla propria devozione ognuno dovrebbe così pregare la Coscienza Suprema: "O Signore, salvami da questi ostacoli! Sii buono salva il mio più prezioso tesoro, la devozione".

Ho anche detto, riguardo al sentiero della devozione, che essa non dovrebbe essere presa come un semplice culto o principio; essa dovrebbe essere accettata come la missione più alta della vita. La devozione guida l'umanità verso la fase della sottigliezza e alla fine mette al sicuro una persona nello stato di Beatitudine Suprema. Questo è il motivo per cui nelle scritture la devozione è anche chiamata "Pus'ti Ma'rga", cioè un sentiero attraverso il quale tutta l'esistenza viene spiritualmente rafforzata: la mente diviene più stabile, la persona realizza sempre di più la beatitudine spirituale, in una parola l'intera esistenza umana diventa piena di beatitudine.

Altrimenti, in assenza di devozione, la vita sembra senza ritmo. Diventa opaca, tetra e misera. Così se gli esseri umani diventano più estroversi alla fine perdono il loro tesoro interiore.

E proprio come un germoglio che spunta da un seme di palma. Il germoglio cresce in fretta esternamente, ma internamente c'è il vuoto. Prima il chicco diventa poroso, poi gradualmente l'intero seme comincia a cadere pezzo per pezzo, e finalmente perde completamente la sua esistenza nella terra. Attualmente nella maggior parte dei paesi del mondo il cinismo sta diventando dilagante.

Ho già detto che di tutti i fattori che causano questo squilibrio nel mondo esterno, il primo è il geosentimento che riguarda l'interesse che una persona ha per la propria località. Le persone dovranno lottare contro il geosentimento nelle loro vite individuali, per poter dirigere il loro sé interiore verso la perfezione, per sviluppare la loro umanità latente nei canali appropriati, e per elevare i semiumani, gli umani a metà, o gli umani a un quarto al livello di esseri umani totalmente sviluppati.

E, allo stesso tempo, le persone intelligenti non dovrebbero più a lungo rimanere silenziose, ma piuttosto esortare la gente a opporsi a questo geosentimento. Non dovrebbero comportarsi da "bonaccioni", vedere il male e continuare a tollerano. Questo è molto negativo.

Ho detto anche che altri sentimenti come il geopatriottismo, la georeligione, la geoeconomia e molti altri sono basati su questo geosentimento e nel futuro gente scaltra potrà creare ancora altri sentimenti basati su di esso. Tutti questi sentimenti ostacolano certamente la crescita interiore degli esseri umani. Così le persone devono rimanere vigili per paura che questo tesoro prezioso, la loro ricchezza psichica, sia distrutto, E detto:

Pat'hato na'sti mu'rkhatvam jagato na'sti pa'takam;
Maonina'm' kalaho na'sti na bhayam' ca'sti ja'gratah.

"O intelligente essere umano, se vuoi essere uno sciocco smetti di studiare.
Se vuoi esser un peccatore evita di sentire simpatia per gli altri.
Se vuoi vivere una vita tranquilla, senza conflitti, allora sii silenzioso.
E se vuoi evitare il pericolo allora stai sempre all'erta".

Qual è dunque l'arma più potente con cui combattere questo geosentimento? Qual è il terreno più solido su cui sfidarlo? La risposta a tutte e due le domande è la mente razionale. La mente razionale deve essere sviluppata in due modi: primo attraverso studi su vari soggetti (studi sia del tipo detto in sanscrito "pa'th", che del tipo "svadhya'ya"). Ma per ciò che riguarda gli analfabeti? Non possono essi combattere la lotta contro il geosentimento? Certo che possono! Essi impareranno ascoltando i discorsi degli altri; perciò il dovere di coloro che hanno capito è di far capire anche agli altri. In questo modo tutti saranno capaci di sviluppare la loro mente razionale per combattere contro il geosentimento e proteggere la loro ricchezza psichica.

Come potranno le persone rendere gloriosa la loro esistenza umana? Andando oltre il geosentimento e aiutando gli altri a fare lo stesso.

Questo geosentimento attacca non solo da una direzione ma contemporaneamente da molte direzioni. Esso espande le sue radici in tutte le sfere della vita umana. Proprio come un singolo albero di banyan espande le sue radici sotto tutti gli angoli di una casa, causandone alla fine il crollo, nella stessa maniera questo geosentimento attacca l'intera personalità umana e annulla tutte le sue nobili qualità.

Il solo modo di proteggersi dall'attacco esterno e globale di questo geosentimento è di sviluppare una mente razionale.

Dopo viene il sociosentimento che promuove gli interessi della propria società a spese di altre società. Ci sono molti altri sentimenti basati su di esso, come il sociopatriottismo, la socioreligione, la socioeconomia, la socioarte, la socioarchitettura e così via.

Il Dio di una comunità "dice" alla sua gente: "Il vostro Dio è il vero Dio; tutti gli altri dei sono falsi. Voi siete le persone prescelte in questo universo; tutte le altre sono maledette". Queste sono le prediche della socioreligione.

Simile è il caso del sociopatriottismo e della socioeconomia: "Distruggiamo quella nazione. Conquisterò quella nazione e succhierò la sua vitalità per la salvezza della mia nazione". Questo è il sociopatriottismo, anche chiamato fascismo.

"Lasciate che gli altri siano rovinati. Sfrutterò quella nazione per servire gli interessi della mia amata patria". Questa è la socioeconomia.

Qual è la base per contrattaccare questo sociosentimento? L'unica via per eliminarlo è di sviluppare una mentalità protospirituale. La base di questa mentalità protospirituale è il "Sama-Sama'ja-Tattva", il Principio dell'Uguaglianza Sociale. Quando le persone comprendono questo principio nel profondo del cuore, sviluppano spontaneamente una mentalità protospirituale. Dunque questo Sama-Sama'ja-Tattva è veramente necessario per combattere contro il sociosentimento.

Non c'è altro modo. Se uno evitasse questo Sama-Sama'ja-Tattva pensando: "Diventerò una persona virtuosa, sarò un devoto del Signore, farò ogni tipo di buona azione, ma non alzerò la mia voce contro l'ingiustizia", sarebbe uno sciocco. Cercare di fare del bene evitando questo Sama-Sama'ja-Tattva sarebbe come mettere il carro davanti al cavallo. Il carro deve essere messo dietro al cavallo, sarebbe sciocco metterlo davanti.

Il Sama-Sama'ja-Tattva insegna che la base del Dharma è la marcia collettiva di tutti all'unisono:

"Vishvajaner pa'yer tale Dhu'lirnay je bhu'mi
sei to svargabhu'rni
Saba'i niye saba'r ma'jhe Lukiye a'cha turni
Sei to a'rnar turni".

"Questa polverosa terra che l'umanità calpesta
È in realtà il Paradiso;
Tu che sei dentro ogni cosa, nascosto in ogni cuore,
Tu certo mi appartieni"

Rabindranath Tagore

Questa è la prima e l'ultima parola del Sama-Sama'ja-Tattva. Questo Sama-Sama'ja-Tattva è il fondamento solido della società. E cos'è che mantiene il dinamismo sociale su questo solido fondamento? È la struttura psichica protospirituale, la mentalità protospirituale.

Questa mentalità protospirituale si sta muovendo fin dall'eternità verso l'Entità Suprema. Le sue onde oscillanti non hanno né inizio né fine. Si estendono eternamente in tutte le direzioni. Nessuno può fermare il suo movimento; nessuno ha il potere di fermarlo. E anche la Coscienza Cosmica vuole che questo movimento sistaltico protospirituale continui all'infinito fino a che finalmente si immergerà in Lui.

Quando una persona è stabilita in questo flusso protospirituale cosa accade all'interno della sua mente? La devozione come culto si trasforma in devozione come principio. Solo a questo stadio, quando la devozione diventa un principio si può combattere il sociosentimento.

Dopo viene il cosiddetto sentimento umanistico. Cosiddetto umanesimo perché non è motivato da alcuna fonte di ispirazione perenne, e per questo costretto a diventare solo una formalità, privo di ogni reale sincerità, non può che esaurirsi come un fiume che finisce nelle sabbie del deserto. Così esso deve essere motivato da una fonte costante di ispirazione che io chiamo NeoUmanesimo. Quando questo NeoUmanesimo opera nella sfera esterna allora la devozione interna come principio è trasformata in devozione come missione.

Infine la fonte di ispirazione di questo NeoUmanesimo è la spiritualità come culto. E quando questa sorgente trabocca in ogni direzione, rendendo ogni cosa dolce e beata, fondendo la vita individuale con quella collettiva e trasformando questa terra in un Paradiso pieno di beatitudine, quello stato di Supremo Appagamento è lo stato della spiritualità come missione. Questo è il più alto stato raggiungibile nella vita umana, la fonte di tutta l'ispirazione.

L'altro giorno ho spiegato i fattori esterni che disturbano l'equilibrio della mente. E oggi ho parlato dei processi psicospirituali per combattere questi fattori destabilizzanti. Quelli che marciano su questo sentiero rendono la loro vita gloriosa ed effulgente, e la loro dolce radiosità illumina e glorifica tutte le altre menti in questo universo armonioso. Con. qualsiasi cosa vengano a contatto nel mondo, potranno distinguere l'oro puro da quello impuro, il vero dal falso. Solo su queste persone l'umanità tutta può fare affidamento. La loro vittoria è assicurata.

Calcutta, 28 Febbraio 1982

2007-06-30 Schiavitù e soluzioni

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